Non
sempre è semplice esser dei bravi professionisti. Esser solo bravi in termini
di competenze non è sufficiente: bisogna dare un tocco di personalità per esser
in toto un bravo professionista.
Andiamo
a veder singolarmente questi due elementi.
PASSIONE.
È
facile riconoscere chi fa il proprio per
passione da chi invece lo svolge senza entusiasmo. In che modo è possibile fare
questa distinzione? Chì lavora con passione è colui che quando paragona il
proprio lavoro con quello di chiunque altro, sente che non cambierebbe strada
per nessun motivo al mondo. Anche se lo scambio potrebbe apparire di
primo acchito allettante.
La
passione è un elemento che fa incredibilmente la differenza nello svolgimento
di un lavoro: di certo non annulla la fatica o lo stress, ma rende tutto questo
più sopportabile perché ogni sacrificio è fatto in nome di un progetto più
grande, è fatto per inseguire un obiettivo stimolante.
Esercitare una professione appassionante vuol
dire poter affrontare ogni nuovo giorno con il sorriso. Anche le sfide lavorative più ardue diventano
infatti un’occasione per misurarsi con se stessi in
un campo che si trova congeniale, su un terreno professionale che si può
chiamare casa senza aver paura di esagerare.
PROFESSIONALITà.
Essere
professionali non significa essere seri: indica che in ogni momento bisogna
tener presente che si sta facendo qualcosa con uno scopo ben preciso e che
bisogna farlo nel migliore dei modi. E ancora, vuol dire capire che la professionalità
richiede tempo e che si può essere professionisti solo in un settore: il resto
è meglio farlo fare a chi è del mestiere. Essere professionali, quindi,
significa capire in che cosa si è esperti e delegare a professionisti i
lavori per i quali non si è esperti. E’ rispettare gli altri, mantenere criteri
di affidabilità, puntualità e correttezza.
Il
connubio di questi due fattori uniti alla propria personalità – quel tocco che
realmente fa la differenza- portano alla strada del professionalità!
Claudia
Siniscalchi – Consulente Aziendale -