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lunedì 27 giugno 2016

L’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che si fa!

Passione e professionalità sono i due elementi chiave.



“Il lavoro non mi piace, non piace a nessuno, ma a me piace quello che c’è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi” – J. Conrad. Con questa citazione iniziamo a parlare di passione, passione per il proprio lavoro. Un lavoro che nasce dalla voglia di investire su se stessi, sulle proprie competenze e sullo quello che piace fare. Non sempre è semplice essere dei bravi professionisti; essere solo bravi in termini di competenze non è sufficiente, e bisogna dare un tocco di personalità per esser in toto un bravo professionista.
Andiamo a vedere singolarmente questi due elementi: il primo è la passione.
È facile riconoscere chi fa il  proprio lavoro per passione da chi invece lo svolge senza entusiasmo. In che modo è possibile fare questa distinzione? Chi lavora con passione è colui che quando paragona il proprio lavoro con quello di chiunque altro, sente che non cambierebbe strada per nessun motivo al mondo, anche se lo scambio potrebbe apparire di primo acchito allettante.  La passione è un elemento che fa incredibilmente la differenza nello svolgimento di un lavoro: di certo non annulla la fatica o lo stress, ma rende tutto questo più sopportabile perché ogni sacrificio è fatto in nome di un progetto più grande, è fatto per inseguire un obiettivo stimolante. Esercitare una professione appassionante vuol dire poter affrontare ogni nuovo giorno con il sorriso: anche le sfide lavorative più ardue diventano infatti un’occasione per misurarsi con se stessi in un campo che si trova congeniale, su un terreno professionale che si può chiamare casa, senza aver paura di esagerare.
Il secondo elemento è la professionalità.
Essere professionali non significa essere seri: indica che in ogni momento bisogna tener presente che si sta facendo qualcosa con uno scopo ben preciso e che bisogna farlo nel migliore dei modi. E ancora, vuol dire  capire che la professionalità richiede tempo e che si può essere professionisti solo in un settore: il resto è meglio farlo fare a chi è del mestiere.
Essere professionali, quindi, significa capire in che cosa si è esperti e delegare a professionisti i lavori per i quali non si è esperti. E’ rispettare gli altri, mantenere criteri di affidabilità, puntualità e correttezza. E’ il connubio di questi due fattori uniti alla propria personalità – quel tocco che realmente fa la differenza – portano alla strada del professionalità.

Claudia Siniscalchi


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