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mercoledì 16 dicembre 2015

La gestione aziendale nella piccola media impresa!


Molteplici, nel mondo dell’economia, sono le definizioni di Pianificazione applicata al mondo aziendale. Proviamo a dare quella, a mio avviso, più concreta.


La pianificazione aziendale può esser definita come la creazione di un programma ben definito e strutturato attraverso il quale l'azienda definisce i suoi obiettivi e le azioni adeguate a conseguirli. Gli obiettivi, a loro volta, possono essere definiti come risultati futuri, misurabili, che si prevede di conseguire entro un determinato tempo.
Nel gergo aziendale essa è sinonimo di “guardare al futuro”, costituendo, senza alcun dubbio, uno dei punti di forza fondamentali che permettono, all’azienda stessa, di continuare a vivere ed a crescere nel tempo.
La pianificazione può essere scomposta in fasi connesse, si parla così di:

Pianificazione strategica, che traduce i fini aziendali (la mission) in obiettivi strategici, aventi un orizzonte temporale di lungo termine, pluriennale;
Pianificazione tattica, che traduce gli obiettivi strategici in obiettivi tattici, aventi un orizzonte temporale di medio termine (indicativamente da uno a 3-5 anni);
Pianificazione operativa, che traduce gli obiettivi tattici in obiettivi operativi (o gestionali) aventi un orizzonte temporale di breve termine (indicativamente non superiore all’anno).

La pianificazione è qualcosa di più della semplice previsione in quanto implica la volontà di controllare l'evoluzione dei fenomeni e comporta, quindi, l'assunzione di decisioni sugli obiettivi che si vogliono conseguire nell'orizzonte temporale considerato - obiettivi che devono essere SMART, acronimo di specifico, misurabile, raggiungibile, realistico, da raggiungere in un tempo definito - ; delle attività necessarie per conseguire gli obiettivi e le risorse (umane, materiali, finanziarie ecc.) impiegate per svolgerle; dei tempi, le modalità e l'organizzazione per acquisire (se non già disponibili) ed impiegare le risorse.
Queste decisioni sono formalizzate con la redazione di piani relativi alle singole aree (ad esempio, funzionali) nelle quali si articola l'azienda, che sono poi integrati in un unico piano aziendale, sottoposto all'approvazione dell'organo competente. Per l'assunzione delle decisioni possono essere usate metodologie specifiche: ne sono esempi l'analisi SWOT, usata per la pianificazione strategica, e le metodologie di valutazione dell'investimento, usate per le decisioni di investimento.
Il processo di pianificazione (planning) non si esaurisce con l'approvazione dei piani: l'andamento della loro attuazione va, infatti, verificato nel tempo, giungendo anche alla revisione o all'aggiornamento degli stessi in caso di eventi rilevanti, quali forti scostamenti non recuperabili, mutamento delle condizioni al contorno, variazioni di strategia ecc. Per i piani a breve termine può essere formalizzata anche un'attività di verifica ed aggiornamento periodica, ad esempio trimestrale. In certi casi, sempre più frequenti nella realtà attuale, il raggiungimento dello stato futuro, che costituisce obiettivo della pianificazione, comporta una transizione organizzativa o di business, legata a scenari di cambiamento significativi; in casi come questi si parla di change management, riferendosi con tale termine agli strumenti ed ai processi utilizzati per realizzare e supportare la transizione.

Alcuni pratici ed utili suggerimenti, ricercati e sperimentati, per impostare una buona gestione/pianificazione nella piccola media impresa.


STABILIRE COSA VEDI: VISION E MISSION.
Con il termine Vision si intende l'insieme degli obiettivi di lungo periodo che si vuole definire per la propria azienda. La Mission rappresenta, lo scopo che si vuole raggiungere. In genere, secondo alcuni un buon mission statement dovrebbe rispondere alle tre domande fondamentali: chi siamo, cosa vogliamo fare, perché lo facciamo?

PREPARARE UN BUSINESS PLAN BEN STRUTTURATO.
Organizzare una buona pianificazione dell’attività volta a delineare un certo percorso di crescita, rappresenta senza alcun dubbio un passaggio complesso ma, al contempo, essenziale, a cui tutte le piccole imprese devono sottoporsi per stabilire la rotta della propria gestione aziendale: ragiona per obiettivi da raggiungere nel tempo con scadenze specifiche e fai una previsione realistica dell’andamento finanziario che ti permetta di coprire tutte le spese necessarie al pieno sviluppo aziendale.
ORGANIZZA E PIANIFICA.
Uno dei consigli migliori quando si parla di gestione aziendale è quello di essere sempre sistematicamente organizzati. Organizza tutto: il tempo, i movimenti del magazzino, il personale e l’attività finanziaria. Pianifica una strategia che ti permetta di gestire ogni incarico ottimizzando le spese. Per riuscirci ti consigliamo di preparare un file nel quale registrare i dettagli più rilevanti da controllare almeno una volta la settimana, così da avere sempre un quadro preciso della situazione generale.

AGGIORNARSI COSTANTEMENTE.
Se vuoi gestire un’impresa competitiva, devi fare tutto il possibile per restare sempre informato sulle ultimissime novità del tuo settore lavorativo: scopri le nuove tendenze sfruttando riviste, newsletter, blog, siti d’informazione, convention e, più in generale, tutto ciò che può esserti utile per aggiornare di continuo le tue competenze, offrendo al pubblico un bagaglio di conoscenza di alto livello e valore.

DARE REFERENZE.
Stila una lista dei clienti soddisfatti del tuo operato e convincili a farti pubblicare nel tuo sito web le loro testimonianze, affinché tutti possano constatare l’effettiva qualità dei servizi-prodotti offerti. Buone referenze e passaparola rappresentano certamente due potentissimi strumenti pubblicitari che, in breve tempo, possono aiutarti a raggiungere quel livello di notorietà indispensabile per mettere delle solide basi alla tua attività commerciale.

“L'esperienza dimostra che, se si prevede da lontano il disegno che si desidera intraprendere, si può agire con rapidità una volta venuto il momento di eseguirlo.”


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