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domenica 13 dicembre 2015

Organizzazione aziendale: come costruire le fondamenta!

“Un insieme di persone formalmente riunite che perseguono uno scopo comune”.

E’ con questa definizione che Max Weber, nei primi anni del ‘900, ha introdotto il tema dell’organizzazione nel mondo aziendale.


L'organizzazione di un sistema aziendale è un fattore di fondamentale importanza assumendo, a volte,  un ruolo anche più rilevante di quello relativo agli stessi beni economici.





Per organizzazione si intende l'attività volta ai seguenti compiti:
  • individuare i mezzi più adatti per conseguire il fine dell'impresa;
  • stabilire i tempi e i modi delle attività da svolgere;
  • assegnare razionalmente i compiti alle persone incaricate di eseguirli.

Peculiari di una buona struttura organizzativa devono essere la capacità di individuare correttamente le strategie da seguire e la giusta dose di flessibilità per adeguarle ai possibili futuri mutamenti del mercato. In sintesi possiamo dire che la struttura riveste le funzioni di programmazione e di controllo delle attività dell'azienda.
Premesso questo, a gettare le fondamenta dell’organizzazione è l’organigramma: strumento utile per definire i ruoli, i compiti, le mansioni e i legami tra i vari organi della struttura aziendale stessa.






Il tipo di organizzazione/organigramma del lavoro può esser così strutturata:





Organigramma gerarchico: ogni elemento si trova ad essere gerarchicamente dipendente dal responsabile in grado più elevato immediatamente superiore, in accordo ad una struttura di tipo piramidale che vede al vertice in genere l'imprenditore stesso, se questo è una persona fisica, o il presidente del consiglio di amministrazione se l'impresa è una società di capitali. Rappresenta, in breve, una catena di responsabilità suddivisa per competenze.

Organigramma funzionale: prevede una suddivisione dei compiti in relazione alle varie funzioni in cui si può articolare l'attività aziendale. In questo modo ogni responsabile dei diversi settori, per la sua parte di competenza, si trova ad esercitare la propria autorità su ogni elemento dei livelli inferiori.

Organigramma misto: recupera gli elementi caratteristici delle due strutture precedenti, creando un’unica  responsabilità gerarchica, tenendo però presente, l'esigenza di una marcata specializzazione dei diversi compiti. Tipica di questa struttura è la creazione, anche temporanea, di gruppi di lavoro composti da soggetti dotati delle diverse competenze necessarie alla realizzazione del prodotto.

Secondo aspetto da tener in considerazione è il raggiungimento dell’obiettivo prefissato e per il quale, è necessario impostare correttamente i fattori di successo dell’organizzazione, quali il corretto dimensionamento delle risorse all’interno della struttura; la gestione per processi; la standardizzazione dei flussi fisici ed informativi; le regole di coordinamento tra le risorse; la scelta della struttura organizzativa più adeguata; la gestione dei carichi di lavoro e dei vincoli; il controllo delle performance (misurazione, incentivazione, retroazione); i sistemi di comunicazione e reporting; i processi di miglioramento continuo.
In ogni realtà di successo, ciascuna di queste variabili diventa oggetto di riesame e riprogettazione. 
Tutto questo deve esser analizzato e strutturato alla luce della cultura aziendale, della sua visione mission.  
L’organizzazione, in sintesi, è indipendente dalle tecnologie, dai prodotti e dai cicli produttivi: ha una sua anima, un suo corpo, un suo portamento!

“I campioni non si fanno nelle palestre. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visione” – Muhammad Ali - 

Claudia Siniscalchi - Hr Specialist 


www.imprenditivo.it 
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